Ad approvare la proroga è stata l’Assemblea Regionale Siciliana, inserendo l’emendamento tra le norme di variazioni di bilancio, in corso di pubblicazione.
La circostanza che la norma regionale faccia esplicito riferimento al personale non sanitario, non deve far ritenere che i contratti relativi alle altre figure (medico e sanitario) – ove ancora necessario e nei limiti dell’esistenza del relativo posto in dotazione organica e della previsione all’interno del piano di fabbisogni approvati – non possano essere ulteriormente prorogati in funzione delle esigenze assistenziali di ciascuna Aziende ed Enti del SSR per il tempo ritenuto congruo anche con rifermento alla compiuta attuazione delle previsioni di cui al comma 268 lett. b) dell’art. 1 della L. 234/2021.
Laddove non vi avessero provveduto, codeste Aziende avranno comunque cura di sostituire per il personale medico e sanitario i rapporti flessibili con quelli a tempo determinato, previo esperimento di apposite procedure selettive.
Anche per il personale impegnato nelle unità di continuità assistenziale (UCA), istituite con il DM 77/2022, le Aziende territoriali prorogheranno i rapporti in essere entro il medesimo termine previsto dalla norma regionale (28 febbraio 2023).
“Ho incontrato una delegazione di questi lavoratori e ho preso un impegno che ho subito mantenuto, grazie anche alla sensibilità del Parlamento regionale sul tema. Lavoreranno ancora per due mesi e nel frattempo c’è l’impegno di tutte le parti coinvolte a sedere a un tavolo tecnico, che istituiremo presso l’assessorato alla Salute, che cercherà di individuare possibili percorsi per l’impiego di queste risorse umane”, ha detto Schifani.