“Vogliamo dotare ogni equipaggio del 118 siciliano di una bodycam per scoraggiare le aggressioni agli operatori”.
Lo annuncia il presidente della Seus Riccardo Castro, sottolineando che: “I nostri uffici competenti hanno già avviato un’indagine di mercato per poi procedere all’acquisto dopo avere valutato i preventivi. Si tratta di una misura che servirà da deterrente di un fenomeno vergognoso e purtroppo ricorrente, come testimoniano i recenti episodi di cronaca. I video realizzati durante i soccorsi saranno utilizzati e trattati nel rispetto di quanto prevede la normativa sulla privacy e nei casi in cui sia necessario documentare le aggressioni”.
“Su input dell’assessorato regionale alla Salute abbiamo anche sollecitato Asp, ospedali e Policlinici- limitatamente alle proprie competenze- ad inserire i nostri soccorritori negli interventi previsti dalle linee guida emanate dal Dasoe guidato da Salvatore Requirez per la prevenzione degli atti di violenza e delle aggressioni verbali e/o fisiche agli operatori”, prosegue.
I vantaggi
Le bodycam, nel contesto sanitario difficile di quest’epoca, offrono un nuovo approccio per garantire la sicurezza sul luogo di lavoro e, nel caso del 118, sul territorio.
A primo impatto, difatti, la presenza di una bodycam può aiutare a dissuadere comportamenti inopportuni e in caso di un evento violento migliorano la segnalazione/comunicazione con l’unità operativa e forniscono prove essenziali. Inoltre possono dare un senso di sicurezza e fiducia ai lavoratori sanitari, aiutando a migliorare il loro benessere generale, anche in considerazione delle possibilità di ridurre il rischio di controversie legali.
A questi vantaggi si aggiunge anche un importante contributo formativo. Le riprese di incidenti passati e best practice, difatti, forniscono una preziosa risorsa di apprendimento.
La tutela Seus
“La Seus si costituirà parte civile negli eventuali processi contro gli autori delle aggressioni e ha già avviato campagne di sensibilizzazione – conclude Castro -. Siamo concretamente al fianco dei nostri “angeli del soccorso”, i quali ci rendono orgogliosi per la grande professionalità e l’abnegazione che mettono in campo salvando centinaia di vite”.