E’ stato finalmente messo in azione il Robot Da Vinci dell’Arnas Garibaldi di Catania. E’ stato effettuato oggi, 28 febbraio 2024, il primo intervento di chirurgia robotica su un paziente di 60 anni affetto da tumore prostatico.
La Prostatectomia radicale Robotica è durata circa due ore, quasi un record per la tipologia di intervento. Ad eseguirlo è stata l’equipe urologica del professore Mario Falsaperla, direttore dell’unità operativa complessa di Urologia, coadiuvato da Marinella Finocchiaro e Davide Di Mauro e dal Team anestesiologico diretto da Giuseppe Calabrese, insieme a Luciana Raciti e ad Antonio Macri.
L’intervento
Fino ad alcuni anni fa, la prostatectomia radicale si eseguiva “a cielo aperto”, ossia praticando un’incisione tra ombelico e pube per rimuovere la prostata e le vescicole seminali che vengono asportate per intero. Oggi la chirurgia mininvasiva permette di operare eseguendo 4-5 piccole incisioni sull’addome, riducendo al minimo l’invasività. Col Robot da Vinci si passa a un livello superiore.
La precisione è data dal moltiplicare fino a dieci volte la normale visione dell’occhio umano. Ma anche dalla naturalezza dei movimenti del mezzo. Il chirurgo, grazie a una console posizionata esternamente al campo sterile, dotata di due manipolatori simili ad un joystick e di pedali, guida la strumentazione e osserva il campo operatorio tramite il monitor di un endoscopio 3D.
Il dispositivo garantisce, non solo una riduzione delle tempistiche dell’intervento, ma anche una ripresa più veloce del paziente.