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Tumori del colon-retto: ad Enna continua il dialogo tra medici per migliorare la vita dei pazienti

lunedì 18 Dicembre - 2023 | di Anna Boccia | Categorie: Formazione, Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Enna

Continua ad Enna il dialogo tra medici ospedalieri e medici sul territorio per migliorare la vita dei pazienti grazie al progettoTumori del colon-retto: dal percorso di diagnosi, alla cura, ai bisogni dei pazienti, organizzato dallOrdine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia in collaborazione con la Chirurgia generale dell’Umberto I.

L’incontro, avvenuto il 16 dicembre, si è focalizzato sull’adenocarcinoma del colon-retto, il tumore maligno più frequente originato dal colon. Vi sono, infatti, circa 48.100 nuovi casi nella popolazione complessiva. Inoltre è il secondo tumore negli uomini, dopo quello della prostata, seguito da quello della vescica, mentre, nelle donne è il secondo dopo quello del seno, seguito dal carcinoma della tiroide e dell’endometrio.

fattori di rischio cosiddetti modificabili sono: il consumo eccessivo di carni rosse e insaccati, di farine e zuccheri raffinati, il sovrappeso e l’obesità, la sedentarietà, il fumo, il consumo di alcol. Per tali cause nel 2019 sono morte 4.450.000 persone, in tutto il mondo.  In Italia circa il 45,2 per cento dei morti per neoplasia sono attribuibili a fattori modificabili, secondo le stime del Global Burden of Disease Study 2019 – Lancet nel 2020.

Altri fattori non modificabili sono le malattie infiammatorie quali il Crohn e RCU, e le forme ereditarie come la S. di Lynch e la FAP.

L’incontro

I relatori che si sono susseguiti al secondo appuntamento sono stati: il direttore del corso il presidente dell’OMCeO, dottore Renato Mancuso; il responsabile scientifico Danilo Centonze, primario della Chirurgia generale di Enna e i medici: Giuseppe Caputo, Debora Di Dio, Paolo Di Mattia, Carla Linguanti, Andrea Privitera, Daniela Sambataro, Linda Scarpello, Chiara Toscano.

Lo screening

Un alleato insostituibile, emerso durante l’evento formativo, è lo screening. Il principale test di screening utilizzato in Italia per il tumore al colon-retto è quello del sangue occulto nelle feci, eseguito ogni 2 anni nelle persone tra i 50 e i 69 anni. La fascia d’età è stata scelta in base al fatto che il 90 per cento delle persone si ammala dopo i 50 anni.

La ricerca del sangue occulto fecale (RSOF) e la rettosigmoidoscopia (RSS), restano infatti due test di provata efficacia nel ridurre la mortalità per CRC di circa il 22% ed il 28% rispettivamente, rispetto a chi non esegua il test.

Se l’esito è positivo, è necessario passare al secondo step ovvero la colonscopia. In merito è quest’ultima, è stata evidenziata, nel confronto tra i medici relatori e i colleghi medici in sala, la necessità di aumentare l’offerta endoscopica nell’ennese, così come più in generale in Sicilia.

L’importanza dell’endoscopia e di creare rete

“Questo comporterebbe effetti positivi per la popolazione e nello stesso tempo ridurrebbe i costi a carico dei pazienti e del sistema sanitario nazionale. Ma per una qualche ragione le Aziende Sanitaria non investono sul tema,  quando sarebbe importante fare il contrario. A Enna, ad esempio, è difficile reperire i dati per calcolare il grado di incidenza del tumore del colon retto nel territorio”, ha commentato il primario di Chirurgia, il medico Danilo Centonze presidente del corso.

Inoltre, è emersa, in modo lampante, l’importanza di andare oltre le difficoltà oggettive del sistema facendo rete tra colleghi di diverse discipline per meglio indirizzare e seguire i pazienti affetti da tale patologia.A riguardo il presidente Renato Mancuso, ha testimoniato con la sua diretta esperienza, in qualità di primario di Chirurgia, quando gli stessi chirurghi in reparto si occupavano di endoscopia.

Stomie intestinali

La parte pratica del corso, che si è colorato di emozioni, a conclusione è stato a cura dell’infermiera professionale Giuseppa Calascibetta che si occupa dell’ambulatorio delle stomie intestinali. Calascibetta ha spiegato come mettere e gestire queste ultime e ha portato con sé una paziente con una stomia permanente che ha testimoniato la sua esperienza personale e come il supporto ricevuto in reparto le ha di recente concesso di ritornare a una vita quasi normale.

I prossimi appuntamenti formativi del progetto sono previsti da gennaio 2024.

 

 

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