Il 36° congresso nazionale della Società Italiana per lo Studio delle Cefalee (SISC) si è concluso con grande successo a Palermo.
Durante il congresso, organizzato dal Prof. Filippo Brighina, dal Dott. Vincenzo Raiel e dal Presidente della Società Prof. Paolo Calabresi, tanti gli argomenti trattati con uno standard d’eccellenza, mantenendo un profilo ed una caratterizzazione di forte multidisciplinarietà.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) classifica l’emicrania, considerando il Global Burden Disease, al 2° posto fra tutte le malattie che causano disabilità (GBD 2017) e la prima causa di disabilità in soggetti di età inferiore a 50 anni.
“Oltre il 60% della popolazione soffre di cefalea primaria, un disturbo molto frequente. L’emicrania colpisce intorno al 15-20% della popolazione ed è molto più frequente nelle donne in età fertile, con un rapporto di 3/4 a 1. E’ una malattia molto invalidante durante gli attacchi intensi che colpisce quasi il 50% dei pazienti, portandoli ad uno stato di disabilità”. A spiegarlo è il neurologo Filippo Brighina, docente universitario e responsabile del Centro Cefalee del Policlinico di Palermo.
“Poi ci sono anche le cefalee più rare e di impatto come la cefalea a grappolo, dove l’attacco dura 15/20 minuti, ed è così terribile tanto da poter portare al suicidio – prosegue -. In questo caso non abbiamo molti rimedi”.
Inoltre: “I pazienti che hanno contratto il Covid, in particolare a quelli a cui rimane una “Anosmia”, mantengono una cefalea persistente anche dopo la fine dell’infezione. Tanto che le cefalee primarie possono peggiorare dopo l’infezione oppure persistere nel tempo”.
Ecco perché gli argomenti approfonditi sono stati, oltre alle cefalee pediatriche equelle causate dall’infezione Covid: i nuovi medicinali, che rappresentano la prima terapia quasi chirurgica; le tecniche manipolative; i trial clinici e i dati real-life riguardanti gli anticorpi monoclonali contro il CGRP e le ultime novità relative al trattamento dell’attacco emicranico con piccole molecole anti- recettore CGRP, chiamate gepanti, e con gli agonisti del recettore 5-HT1F, chiamati ditani.