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Caltanissetta, al Cefpas si parla di Ictus: tra esperienze e prospettive di intervento

lunedì 17 Ottobre - 2022 | di Anna Boccia | Categorie: Articoli

Quasi 150.000 italiani ne vengono colpiti ogni anno e la metà dei superstiti rimane con problemi di disabilità anche grave.

Per sensibilizzare la popolazione su questa malattia invalidante, il CEFPAS promuove il seminario “Ictus: conoscerlo bene, curarlo meglio. Tra esperienze e prospettive di intervento”, che si svolgerà giovedì 27 ottobre 2022 presso la Sala “Giovanni Paolo II” del Centro.

L’ictus cerebrale, cioè l’interruzione dell’irrorazione sanguigna del cervello, rappresenta la terza causa di morte, dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie. In Italia, le persone che hanno avuto un ictus e sono sopravvissute, con esiti più o meno invalidanti, sono oggi circa 1 milione, ma il fenomeno è in crescita sia perché si registra un invecchiamento progressivo della popolazione, sia per il miglioramento delle terapie attualmente disponibili.

A due giorni di distanza dalla Giornata mondiale dell’ictus (World Stroke Day), che si celebra ogni anno il 29 ottobre, il seminario vuole essere un momento di riflessione per far conoscere l’importanza della rete integrata sul territorio siciliano per le emergenze cerebro-vascolari, un modello finalizzato all’appropriatezza e alla qualità della risposta in emergenza/urgenza e nei successivi interventi terapeutici e riabilitativi al fine di migliorare la qualità dell’offerta dei servizi sanitari specialistici e di intervento socio-assistenziali. L’evento permetterà inoltre di approfondire il fenomeno dell’ictus perinatale e pediatrico, i fattori di rischio e le tecniche per la diagnosi precoce.

L’ictus rappresenta un’importante problematica di salute pubblica per la sua diffusione nella popolazione e per la gravità delle conseguenze sulle persone colpite e comporta spesso un notevole coinvolgimento dei familiari del paziente e dei caregiver con rilevanti costi economici e sociali. La giornata sarà un momento di confronto tra medici, esperti istituzionali, associazioni del terzo settore e dei familiari al fine di evidenziare sia i progressi dei trattamenti e la maggiore disponibilità di stroke unit, i centri specializzati nella cura urgente dell’ictus che hanno contribuito all’aumento della sopravvivenza dei pazienti, sia sulla prevenzione quale arma più efficace per ridurre i casi di ictus e di altre malattie cardio-cerebrovascolari.

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